Ritiro della patente
In quali casi viene ritirata la patente?
I casi di ritiro della patente sono numerosissimi e non sempre collegati alla commissione di reati.
Inoltre il ritiro della patente spesso si affianca alla revoca ed alla sospensione della patente. Di volta in volta occorre dunque fare le opportune precisazioni e distinzioni.
Di seguito, a titolo esemplificativo, si prendono in esame alcuni casi.
Ritiro e sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza
Talora andare a cena fuori con l’auto o recarsi con la propria vettura ad incontrare gli amici in birreria può comportare gravi conseguenze.
Se infatti al rientro a casa dovessimo essere fermati dalla polizia stradale per essere sottoposti ad un alcoltest e da questo dovesse riscontrarsi un tasso alcolico superiore a quelli ammessi dalla legge, potremmo rischiare di vederci irrogare una sanzione pecuniaria amministrativa e ritirata la patente.
Nei casi più gravi, oltre a 0,8 g/l di tasso alcolico, ci sarebbe contestata la commissione di un reato, con pena dell’ammenda e dell’arresto e con il rischio di ritiro della patente e del sequestro del veicolo (per tasso alcolico superiore a 1,5 g/l).
All’esito del procedimento penale, il ritiro della patente potrebbe trasformarsi in sospensione o, nei casi più gravi, in revoca della patente, mentre il sequestro del veicolo potrebbe trasformarsi in confisca del veicolo stesso, a meno che questo non appartenga a persona estranea al reato.
Sospensione della patente per guida con il cellulare
L’uso del telefono cellulare durante la guida non è un reato, ma è un illecito amministrativo che prevede una sanzione pecuniaria.
Nei casi di recidiva nel biennio, la legge irroga anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Dunque, il ritiro della patente, per applicare la sospensione, conseguirà all’accertamento della recidiva.
Ritiro della patente per guida con patente scaduta
La guida con patente scaduta non è un reato, ma è un illecito amministrativo che prevede una sanzione pecuniaria.
All’accertamento dell’illecito conseguirà anche il ritiro della patente, che in tal caso, però, non è una sanzione.
Tant’è vero che per ritornare in possesso dell’autorizzazione alla guida sarà sufficiente effettuare la visita medica obbligatoria e sbrigare le pratiche burocratiche.
Ritiro e sospensione della patente per superamento dei limiti di velocità
Il superamento dei limiti di velocità non costituisce reato, ma illecito amministrativo, con conseguente sanzione pecuniaria amministrativa.
Nei casi più gravi la legge irroga la sospensione della patente: se si supera di 40 Km/h il limite di velocità, è prevista la sospensione della patente da 1 a 3 mesi ed, in caso di recidiva nel biennio, da 8 a 18 mesi; se si supera di 60 km/h il limite di velocità, è prevista la sospensione della patente da 6 a 12 mesi ed, in caso di recidiva nel biennio, la revoca della patente.
Ritiro e sospensione della patente in caso di incidente stradale
Quando si causi un incidente stradale con violazione delle norme sulla circolazione stradale e si rechino danni alle persone, oltre alle pene previste per i reati in cui si è incorsi (omicidio o lesioni stradali), la legge irroga anche la sanzione della sospensione della patente e, nei casi più gravi, la revoca della patente.
La misura della sanzione varia a seconda della gravità dei reati e della eventuale recidiva.
La sospensione della patente è prevista anche solo per il fatto di non essersi fermati o non aver prestato assistenza ai feriti in caso di incidente ricollegabile al proprio comportamento.
Ritiro e sospensione della patente per guida in stato di intossicazione da sostanze stupefacenti
La guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope costituisce reato e viene punito, senza alcuna distinzione tra i livelli di alterazione raggiunti, con l’ammenda e l’arresto, nonché con la sospensione della patente e la confisca del veicolo, a meno che questo non appartenga a persona estranea al reato.
In quali casi rischio la galera?
La pena della reclusione e dell’arresto sono irrogate solo quando si venga ritenuti responsabili di un reato.
Ma, come si è accennato in precedenza, non in ogni caso in cui venga ritirata la patente si è commesso un reato.
Ecco alcuni casi in cui il ritiro (nonché la sospensione e l’eventuale revoca) della patente sia legato alla commissione di un reato:
- Lesione stradale ed omicidio stradale;
- Guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti;
- Violazione dell’obbligo di fermarsi in caso di incidente ricollegabile a proprio comportamento con danno alle persone.
- Violazione dell’obbligo di prestare assistenza alle persone ferite in caso di incidente ricollegabile al proprio comportamento.
Cosa fare in caso di sospensione della patente
Non esiste una risposta unica a tale domanda, perché diverse possono essere le ragioni della sospensione, l’autorità che ha adottato il provvedimento di sospensione e la disciplina da applicare al caso concreto.
D’altro canto, occorre ricordare che la sospensione della patente implica una sospensione temporanea dell’abilitazione alla guida.
Dunque, una volta che il periodo di sospensione sia terminato, la patente sarà restituita, salvi eventuali adempimenti richiesti (ad esempio, il superamento di visita medica in caso di guida in stato di ebbrezza).
Volendo comunque fare riferimento solo ai casi in cui la sospensione della patente sia una sanzione accessoria per la commissione di determinate infrazioni della disciplina stradale, vi sono possibilità di recuperare anticipatamente l’abilitazione alla guida o di ridurre il periodo di sospensione irrogato, ma esse passano attraverso la difesa per l’illecito contestato.
Nel caso in cui l’illecito sia amministrativo, sarà possibile proporre ricorso al prefetto o al Giudice di Pace.
Nel caso in cui l’infrazione integri un reato, l’interessato dovrà esplicare la propria difesa nel processo penale, ma, parallelamente, potrebbe anche proporre opposizione al Giudice di Pace avverso il provvedimento di provvisoria sospensione della patente da parte del Prefetto.
Nel caso di guida in stato di ebbrezza o in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, la legge prevede, a determinate condizioni, la possibilità di convertire la pena irrogata con un periodo di lavoro di pubblica utilità.
Il superamento positivo del periodo di lavoro di pubblica utilità determinerà l’estinzione del reato ed il dimezzamento del periodo di sospensione della patente.
Che differenza c’è tra ritiro e sospensione della patente
Il ritiro della patente è la materiale sottrazione della patente all’intestatario da parte dell’organo di polizia stradale; la sospensione della patente è il provvedimento con cui la Motorizzazione Civile, il Prefetto o il Giudice sospendono provvisoriamente l’abilitazione alla guida che deriva dal rilascio della patente.
Ritiro della Patente
Non sempre il ritiro della patente implica la sospensione della patente, come, ad esempio, nel caso di ritiro di patente scaduta.
Nella gran parte dei casi, però, il ritiro della patente viene effettuato proprio perché è stato accertato un illecito che prevede la sospensione della patente.
In tali casi, al ritiro eseguito dagli organi della polizia stradale dovrà seguire un provvedimento di sospensione del Prefetto e/o del Giudice.
Sospensione della patente
La sospensione della patente è una temporanea sospensione dell’abilitazione alla guida adottata con apposito provvedimento dalle autorità competenti a seconda dei casi (Motorizzazione Civile, Prefetto, Giudice Penale).
Nel caso in cui la sospensione della patente sia prevista dalla legge quale sanzione per un determinato illecito amministrativo o reato in violazione delle disposizioni sulla circolazione stradale, al momento dell’accertamento, l’organo della polizia stradale ritira la patente.
Successivamente, il Prefetto disporrà la sospensione della patente. Nel caso si tratti di reato, la parola finale sulla durata della sospensione spetterà al Giudice Penale con la sentenza o il decreto penale.
La revoca della patente
La revoca della patente è infine un provvedimento disposto, a seconda dei casi, dalla Motorizzazione Civile, dal Prefetto o dall’Autorità Giudiziaria e determina il divieto di guidare veicoli a motore con carattere permanente.
Come riavere la patente
Non è possibile in poche righe elencare tutte le modalità per tornare in possesso del documento della patente o dell’abilitazione alla guida, perché innumerevoli sono i casi di ritiro, sospensione e revoca della patente.
In linea di massima, si può dire che solo il provvedimento di revoca della patente implica per l’interessato l’onere di conseguirne un’altra ex novo, trascorsi i periodi di tempo prescritti dalla legge.
Nel caso di sospensione della patente, invece, al termine del periodo per il quale l’abilitazione alla guida è sospesa, la patente verrà restituita, previo espletamento di eventuali adempimenti (ad esempio, superamento di visita medica in caso di guida in stato di ebbrezza).
Per chi invece intenda difendersi dall’illecito amministrativo a lui contestato, la legge offrirà la possibilità di proporre ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
Nel caso di reati, invece, alla difesa nel processo penale l’interessato potrebbe aggiungere l’opposizione con ricorso al Giudice di Pace avverso il provvedimento del Prefetto con il quale è stata provvisoriamente sospesa la patente.